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10 ottobre 2022
5 minuti di lettura
Il 6 settembre 2022 si è tenuto il test di ingresso alle facoltà di medicina e chirurgia e odontoiatria. Con 65.378 iscritti, i posti disponibili per l’anno accademico 2022/2023, destinati ai candidati dei paesi UE e non UE residenti in Italia, sono 14.740 per medicina (14.332 nel test scorso) e 1.330 per odontoiatria (1.333 nel test scorso), un aumento di 405 posti rispetto all’anno 2021/2022. I candidati hanno iniziato la prova alle ore 13:00, presso l’ateneo più vicino alla loro residenza, indicata al momento dell’iscrizione sul portale Universitaly, svolgendo la prova con le classiche modalità: 100 domande in 60 minuti da risolvere a penna, in modalità cartacea. Il cambiamento principale rispetto al 2021 risiede nella ridistribuzione dei quiz tra le varie materie. Quest’anno infatti sono aumentate il numero delle domande delle materie scientifiche (biologia 23, chimica 15 e matematica e fisica 13), a discapito di quesiti di ragionamento logico e problemi (ex logica), con 5 domande, e di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi (ex cultura generale), con 4 domande.
Un elemento di difficoltà riscontrato dagli studenti è stato sicuramente l’aumento delle materie scientifiche, a discapito di ragionamento logico e problemi e cultura generale. Lo scorso anno, le 12 domande di cultura generale presenti al test potevano essere svolte “velocemente”, perché non richiedevano un grande ragionamento, permettendo così di avere più tempo per risolvere i restanti quesiti che richiedevano invece calcoli e/o ragionamenti.
Complessivamente la parte di competenze di lettura era facile: l’opzione corretta è spesso praticamente riportata nel testo e data l’assenza di ambiguità è intuitivo procedere per esclusione; fatta eccezione per la domanda di cultura generale (che valutiamo medio-difficile), tutti i quesiti erano facili.
Anche la parte di ragionamento logico e problemi era facile: con l’eccezione dell’esercizio su cubi e sfere colorate (medio-facile) tutti gli esercizi erano facili.
Da un punto di vista puramente nozionistico la difficoltà risulta essere allineata a quella dell’anno scorso, ma con qualche domanda particolarmente difficile e soprattutto di ragionamento che quindi rende la difficoltà complessiva più alta.
La difficoltà della prova 2022 di Chimica risulta essere più facile rispetto al test del 2021. La difficoltà generale è medio-facile, confermando le aspettative del fac-simile pubblicato dal MUR a giugno.
La difficoltà generale è media: più difficile del fac-simile pubblicato dal MUR a giugno (come prevedibile), ma decisamente più facile del test 2021. In generale possiamo concludere che il test è stato molto impegnativo ma, nonostante l’aumento delle materie scientifiche e le difficoltà riscontrate nelle materie il test ci è sembrato meno difficile rispetto al 2021.
A seguito del cambiamento della struttura della prova, questa è la sezione su cui si potevano fare meno previsioni. Sono presenti 4 testi, due brevi e due che potrebbero essere considerati di media lunghezza (quello sull’insulino-resistenza e quello sulla Constitutio de feudis). Un solo esercizio definibile di cultura generale, che presupponeva di conoscere il Def, il Documento di economia e finanza, redatto dal Governo.
Per la prima volta da tanto tempo, il test è composto esclusivamente da domande di logica matematica. La difficoltà è bassa, addirittura per due esercizi basta sapere la differenza tra numeri pari e dispari e saper fare di conto. L’unico esercizio che richiede una modesta dose di interpretazione, a parer nostro, è l’esercizio sui solidi rossi e blu, che si può comunque risolvere rapidamente usando le proporzioni. Degna di nota è anche la comparsa di una nuova tipologia: la sequenza inversa, in cui il testo descrive le regole alla base della sequenza e chiede al candidato di compilarla.
La sezione di Biologia risulta essere diversa dal test 2021. Ciò che ha aumentato la difficoltà è stata la struttura delle domande, in quanto risultava di non immediata interpretazione. Ritornano, dopo un anno di assenza, domande su Citologia (4) e su Biomolecole (3), che l’anno scorso avevano contato rispettivamente 1 e 0 domande. I capitoli previsti dal decreto ministeriale sono stati affrontati tutti. Stabile ma sempre presente il capitolo di Dogma centrale della Biologia. Genetica si conferma un capitolo sempre presente e con numerosa domande (4). A sorpresa, ma coerentemente con la simulazione pubblicata a luglio dal ministero, nessuna domanda di Anatomia, mentre due domande vertevano su Fisiologia. Come l’anno scorso, si ripresenta una sola domanda sul capitolo di Immunologia e una sulle Biotecnologie. Sempre coerentemente con la simulazione pubblicata, troviamo per la prima volta al test di Medicina, una domanda sull’evoluzione degli esseri viventi. Due le domande di tipologia Cambridge. Scomparse le domande con grafici e/o immagini, novità dell’anno 2021. Molto caratteristico il modo in cui sono state poste le domande, il testo doveva essere letto più volte per capirne il senso e in seguito rispondere con cognizione di causa; questo, come detto, ha dunque aumentato la difficoltà dei vari quesiti. In generale, i quesiti proposti erano meno nozionistici e immediati, mentre erano più applicativi di conoscenze pregresse, pertanto era necessario svolgere dei ragionamenti sulla base di quanto suggerito dal testo.
Complessivamente si trovano solo 4 quesiti di calcolo di difficoltà medio-facile e un solo bilanciamento; le restanti domande sono tendenzialmente nozionistiche. Gli argomenti più trattati sono: composti e proprietà della tavola periodica e teoria atomica, con sporadici quesiti riguardanti sull’isomeria dei composti organici (1 domanda), combustione (1 domanda), soluzioni (2 domande), pH (1 domanda), gas perfetti (1 domanda) e stechiometria (1 domanda). Come ci aspettavamo, quindi, confermiamo il grande ritorno della tavola periodica tra gli argomenti più trattati al test. Dal punto di vista della difficoltà si trovano 10 domande facili, 2 medio-facili, 2 domande medie e 1 difficile. Le domande facili sono per la maggior parte quesiti a carattere nozionistico simili a quelle già anticipate dal fac-simile pubblicato dal MUR. Le 3 domande medie sono di semplice risoluzione, ma potevano trarre in inganno gli studenti più frettolosi. Ad esempio, il bilanciamento della redox poteva risultare lungo e complesso, se analizzando le opzioni non ci si fosse accorti della presenza di un’unica risposta effettivamente possibile (e quindi risolvibile anche senza calcoli); allo stesso modo l’esercizio sulla combustione considerava la presenza di un reagente residuo nella miscela gassosa finale che non bisognava dimenticare. L’unico esercizio difficile riguarda l’ossidazione dell’acqua in presenza di un ossidante forte, ma la domanda è posta in maniera abbastanza incompleta, senza specificare la natura dell’ambiente in cui avviene l’ossidazione (acido o basico) e dell’ossidante. Grandi assenti della sezione di chimica sono nomenclatura, sia organica che inorganica, prodotto di solubilità, ione comune e decadimento radioattivo; tutti argomenti presenti nel test 2021 e nel fac-simile del MUR.
Per quanto riguarda matematica, oltre ai vari quesiti dalla risoluzione quasi immediata, spiccano (leggermente) per difficoltà un quesito di probabilità medio-difficile e un quesito di goniometria di risoluzione prettamente grafica/empirica (e quindi non banale). Per quanto riguarda fisica, troviamo diversi quesiti dallo svolgimento immediato (spuntano infatti quesiti in cui la risoluzione si ottiene con un singolo passaggio e/o una singola formula ricorrente nei test passati), ma, come era capitato nel test 2021, ritroviamo un quesito di elettrostatica non banale, che richiede la conoscenza di una formula mai capitata al test (energia potenziale elettrica del condensatore). Inoltre, troviamo un quesito sui fluidi che presenta un testo di non facilissima interpretazione. Sia per fisica che per matematica, come sempre, i calcoli sono facili e non danno particolari problemi durante la risoluzione.
Il punteggio minimo è, indubitabilmente, il protagonista indiscusso dei giorni che seguono il test. Vogliamo chiarire che NON è possibile predire questo dato prima dell’uscita della graduatoria anonima il 14 settembre. Il punteggio minimo, per poter essere previsto con criterio, necessita di un’attenta analisi della graduatoria anonima. Perciò, chi oggi offre “punteggi minimi” sta semplicemente facendo delle speculazioni.
La composizione della prova e la preparazione dei partecipanti al concorso non rendono comparabile il test 2022 a quelli svolti negli anni successivi al 2019. Per questa ragione riteniamo azzardato qualunque tentativo di previsione di un eventuale rialzo o abbassamento del punteggio minimo.
Nel 2021 le domande contestate non sono state poche (ben 4). Continuiamo a sorprenderci di come ogni anno ci siano quesiti ambigui o scorretti nella loro formulazione. Queste però sono problematiche spesso risolte con l’annullamento della validità dei quesiti per tutti i candidati. Per quest’anno l’andamento appare più coerente e privo di fraintendimenti consistenti.
Sì, dal prossimo anno il test diventerà un TOLC-Medicina. Non è Testbusters a dirlo, ma l’ultima pagina del Decreto Ministeriale n. 583 del 24-06-2022, dove viene confermata la modalità TOLC (Test On-Line CISIA) anche per Medicina, almeno fino all’anno 2024-2025, garantendo che:
La modalità TOLC è già presente in molti corsi di laurea ad accesso programmato ed è ormai sfruttata da moltissimi atenei italiani, ad esempio per i test di ingegneria (TOLC-I), economia (TOLC-E) e biologia (TOLC-B). Per quanto riguarda TOLC-Medicina, si presuppone che le materie e le distribuzione delle domande saranno simili a quanto visto nel test 2022. Ma per informazioni definitive circa la struttura del test e tutte le altre informazioni relative alle date e al processo di iscrizione, sarà necessario attendere ulteriori provvedimenti ufficiali. Tutto ciò non modificherà la sostanza principale del test, il quale rimarrà una prova ad accesso programmato con un numero limitato di posti e un’alta concorrenza.
Siamo felici che il Ministero abbia finalmente deciso di apportare questo importante cambiamento per trasformare il cosiddetto “concorsone”, che ogni anno metteva in pena tanti studenti, in un test più agevole da affrontare proprio perché ripetibile più volte e a partire già dal quarto anno di scuola superiore. Ci auguriamo che ciò possa consentire agli studenti di giocarsi al meglio le proprie possibilità di entrare a medicina e odontoiatria grazie al fatto che potranno finalmente prepararsi al test con maggior tempo e cura, aumentando le chance di successo. Ora rimaniamo in attesa dell’uscita della graduatoria nazionale.
Introduzione