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22 gennaio 2021
9 minuti di lettura
E’ stata fondata nel lontano 1224 e può fregiarsi del titolo di Università pubblica più antica d’Europa. L’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, ospita la facoltà di Medicina nella cosiddetta “Zona Ospedaliera” ovvero un’area compresa tra i quartieri di Colli Aminei e Rione Alto dove sono localizzati una fitta rete di ospedali quali Ospedale dei Colli, Cardarelli, Monaldi, Pascale e, per l’appunto, il Policlinico.
Non è l’unica Facoltà di Medicina presente nella città; anche l’Università Vanvitelli ha una propria facoltà di Medicina dislocata nelle due sedi di Caserta e Napoli centro (il cosiddetto Vecchio Policlinico).
l Policlinico Federico II è facilmente raggiungibile con la Metro Linea 1, la cui fermata è antistante l’ingresso principale dell’Ospedale. E’ possibile entrare all’interno della struttura con i motorini, mentre con le auto… Beh, diciamo è più facile entrare armato a Fort Knox che in auto al Policlinico, almeno durante la mattinata. Dopo le 14, invece è possibile entrare anche con la macchina (in realtà già dalle 12:30-13 in genere non fanno problemi). Nella zona comunque ci sono diversi parcheggi che offrono prezzi agevolati agli studenti di 3€ al giorno oltre al parcheggio su strada sulle strisce blu. Inoltre ci sono diversi bus privati che raggiungono la zona ospedaliera partendo da diverse province della città.
QUANDO POSSO INIZIARE A SALVARE VITE?: l’attività in reparto inizia al 3° anno con i tirocini di Metodologia ed Igiene, anche se i tirocini più impegnativi relativi agli esami di clinica iniziano dal 4° anno. Non si avrà l’opportunità di frequentare tutti i reparti e ambulatori dei corrispettivi corsi, bensì si verrà suddivisi in base alla propria matricola in gruppi e ognuno di questi verrà assegnato ad una clinica. Ne consegue che, a meno che non ci si muova in autonomia, durante il corso di studi non si avrà modo di esplorare didatticamente tutte le cliniche.
COME E’ STRUTTURATO IL PRIMO ANNO: recentemente è stato approvato un nuovo sistema di suddivisione degli esami che ha rivoluzionato non poco l’organizzazione del triennio pre-clinico. Per questo motivo è facile trovare su internet, o da esperienze di ragazzi più grandi, informazioni confusionarie in merito.
È possibile prendere parte al programma Erasmus che mette a disposizione borse di studio per mobilità a fini di studio a partire dal quarto anno (facendo però domanda dal terzo). E’ un’iniziativa promettente ma che spesso esita in problematiche in quanto l’organizzazione dei corsi di studi si può rivelare profondamente diversa tra un’università e l’altra e non sempre si riesce ad ottenere un piano di studi adeguato alle proprie necessità.
Eccoti una lista dei pro:
Eccoti invece qualche contro:
La Federico II ha nella propria offerta formativa anche il corso di Medicina e Chirurgia in lingua inglese. La struttura del corso è del tutto analoga al corso in italiano in termini di organizzazioni degli esami, programmi di studio e professori con la sola ovvia differenza che lezioni, libri di testo ed esami sono in inglese. Le attività si tengono sempre al Policlinico all’edificio 6 che è stato recentemente ristrutturato quindi ha le aule più carine del Policlinico. Il vantaggio da non sottovalutare assolutamente è che si è in pochi studenti quindi tutto quello che concerne l’organizzazione delle attività risulta più semplice e meglio organizzato. Dalle lezioni ai tirocini agli esami è chiaramente più facile organizzarsi per 40 persone rispetto alle 500 e più che affollano il corso in italiano.
Questo corso rappresenta la vera novità dell’Anno Accademico 2021/2022. Si tratta di un corso di studio indipendente da quello classico (tant’è che in fase di selezione delle sedi può essere inserita come sede a sé stante) che si tiene sempre al Policlinico (o al più a Biotecnologie) e similmente al corso imat ha pochi posti a disposizione con tutti i vantaggi che ne derivano. Si tratta di un corso che ha la stessa struttura del corso in italiano in termini di esami, ma in ogni corso è previsto uno specifico modulo che si sofferma su competenze ingegneristiche-biomedicali inerenti all’esame con docenti di ingegneria.
In sede di esame oltre alla valutazione dell’esame in questione è prevista una valutazione sul modulo di ingegneria affrontato durante il corso con modalità tra esame scritto/orale che variano a seconda del professore. Differentemente da quanto accade con corsi simili di alcune Università private, questo corso non costituisce una doppia laurea Medicina/Ingegneria biomedica, ma semplicemente fornisce delle competenze in più per il giovane medico nell’affrontare al meglio la sempre più stretta interconnessione tra clinica e biomedicina (dall’uso di biosensori ad algoritmi diagnostici terapeutici alla robotica chirurgica).
Perfetto, cosa bisogna fare una volta che si è risultati assegnati in graduatoria? Le regole relative all’immatricolazione vengono specificate ogni anno nel bando delle singole Università, per cui verranno riportate le indicazioni degli anni precedenti che comunque con buona probabilità saranno le stesse anche del prossimo anno accademico.
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