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Cattolica e San Raffaele: 5 ragioni per affrontare anche questi test

13 gennaio 2021

4 minuti di lettura

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Introduzione

Le vacanze di Natale sono finite da una settimana circa. Sono lontani i giorni in cui scattavi foto meravigliose per il tuo profilo Instagram alle Alpi innevate (se eri tra i fortunati in zona gialla!) o alla polenta taragna più buona della tua vita. Probabilmente sei a casa sui libri per prepararti a quel maledettissimo compitino che la prof. ha fissato proprio i primi giorni di scuola.

Come organizzarsi per il test

Il test sembra ancora lontano, ma sarebbe meglio iniziare a preoccuparsene già adesso. Perché? 
Perché in realtà non manca così tanto tempo ai primi test: il bando dell’università privata San Raffaele è uscito da poche settimane e la prova si svolgerà nella settimana tra il 20 e il 24 Aprile 2021 (è al computer e ci sono più sessioni, ecco perché è possibile fare il test in giorni diversi), mentre stiamo ancora aspettando quello dell’Università Cattolica di Roma che dovrebbe uscire a breve con il test probabilmente a metà Aprile (probabilmente il 14 o il 15). Sono già note, invece, le date dei test per i corsi di medicina in inglese delle due università: 22, 23 e 24 Aprile per il San Raffaele e 26 Febbraio per la Cattolica. Nonostante non sia il tuo principale obiettivo, vediamo 5 buone ragioni per affrontare il test in un ateneo privato.

  1. 

L’ANSIA. Alzi la mano chi non l’ha mai avuta come assillante compagna nei momenti più critici. Anche se pensi di avere più flemma di Phileas Fogg, se non hai mai affrontato un test, non puoi sapere come reagirai. Fare altri test “ufficiali”, prima di quello che per te è il vero test, ti aiuterà a capire come gestirla. L’ansia può portare a errori stupidi, che al test possono costare davvero caro. Il test non è un compito in classe del liceo: hai una sola ed unica possibilità e competerai con decine di migliaia di persone. Ogni dettaglio va curato. Per questo passiamo al punto 2.
  2. ESPERIENZA. Aver fatto uno o più test prima di quello che ritieni il tuo favorito, ti serve anche e soprattutto per capire come si svolge un test. Purtroppo non consiste solo nel mettere delle crocette su un foglio: ci sono una serie di procedure, per lo più burocratiche, che rischiano di confonderti e crearti preoccupazioni, quando invece dovresti avere la mente libera e pensare solo alle tue domande. Non saranno identiche per ogni test, ma avere un’idea di cosa ti aspetta è un aiuto più grande di quanto tu possa immaginare.
  3. NO ONE SHOT. No, non si parla di alcolici! Ricordati che il test per l’università statale è uno solo: quel giorno (tocchiamo ferro) non puoi escludere che avvenga un qualsiasi imprevisto (non suona la sveglia, ti dimentichi qualcosa, non stai bene…). Meglio darsi una chance in più se si ha la possibilità. Considera anche che i test delle università private sono leggermente diversi da quelli della statale per numero e struttura delle domande. Un limite? Magari no, visto che potrebbero risultarti più congeniali.
  4. TANTA LOGICA. Fra i test di Cattolica e San Raffaele e quello della Statale, negli ultimi anni, non ci sono più grandi differenze nella tipologia di quesiti: si tratta sempre di quiz Non Cambridge, quindi la preparazione non è così diversa e un esercizio in più non fa certo male. L’unica vera differenza è una percentuale maggiore di domande di logica (il San Raffaele, infatti, quest’anno avrà 36 domande di logica su 60 domande totali): questo, da un lato, può essere un buon allenamento, e dall’altro può aiutarti, soprattutto se la logica è il tuo cavallo di battaglia. Ma anche se non lo fosse, il grande vantaggio è che la preparazione si basa soprattutto sull’esercizio.
  5. PRIMA SCELTA? Molti di voi sicuramente ambiscono ad entrare proprio in una di queste università. Ma per tutti gli altri il consiglio è di non trascurare a priori questa possibilità. Prima di tutto per quanto detto al punto 3; poi c’è da mettere in conto l’eventualità che non si entri in prima scelta, ma ci si debba trasferire in un’altra città. E in questo caso la vita del fuorisede può risultare onerosa e faticosa. A questo punto potrebbe essere più conveniente affrontare i maggiori costi che richiede un’università privata e rimanere nella propria città.

Gli ultimi mesi del liceo passano rapidamente, la primavera è più vicina di quanto si pensi e il tempismo è una delle doti di chi sarà vincente. Chi ha orecchie per intendere… In bocca al lupo!