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5 consigli per preparare il test di Medicina in un’università privata
Test di Medicina

5 consigli per preparare il test di Medicina in un’università privata

Il 2024 è un anno di grandi cambiamenti per l’accesso alle facoltà di Medicina, specialmente nelle università pubbliche, dove la riforma Bernini ha introdotto nuove regole e incertezze. In questo contesto, valutare l’opzione di un’università privata può rappresentare una scelta interessante per chi ha la possibilità di farlo. Le università private offrono diversi vantaggi, come la possibilità di restare vicino a casa, borse di studio per supportare gli studenti e un accesso più diretto a materiali didattici, come slide e dispense, spesso più strutturati rispetto a molte pubbliche. Ma come affrontare al meglio i test d’ammissione delle università private? Ecco cinque consigli pratici per prepararti in modo efficace, prendendo come riferimento atenei prestigiosi come il San Raffaele e Humanitas.

16 dicembre 2024

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Iniziative Testbusters

Volontariato in Kenya

Thika è una cittadina a 50 km da Nairobi, in Kenya. In questa piccola realtà opera la ONG AfCiC, diretta da John Muiruiri, un avvocato keniota. AfCiC è un’associazione che si occupa del recupero degli “street children”, i giovani che vivono per strada. Questi ragazzi non abitano più con le famiglie e sono costretti a vivere in condizioni igienico-sanitarie molto gravi, potendosi permettere lavori poco adatti alla loro età o svolgendo attività illegali come furti e spaccio di sostanze. I centri AfCiC offrono la possibilità agli “street children” di mangiare, lavarsi e, più in generale, di condurre una vita dignitosa. Alcuni di essi desiderano un’istruzione, per cui la ONG fornisce un sostegno economico e psicologico all’educazione dei suoi ragazzi, sia dal punto di vista scolastico che di lifeskills, come cucinare, allevare gli animali e tanto altro. Oltre a ciò, la ONG si appoggia a un team di avvocati per la gestione di problematiche di genere e di abuso o violenza sul minore. Stefano Liguori è uno studente al 4° anno dell’Università Statale di Medicina e Chirurgia di Milano, che da qualche tempo si interessa circa la possibilità di un’esperienza umanitaria in Africa. Giuntagli la voce da alcuni amici sull’attività di John, ha deciso di trascorrere un mese a Thika, insieme ad un’amica e collega, Elena Rodi. “Abbiamo vissuto un’esperienza fantastica e l’opportunità di conoscere tutti i diversi ambiti in cui opera AfCiC, nonché frequentato per una settimana l’ospedale di Thika. Ci ha sorpreso trovarci di fronte un’attività molto simile al tirocinio che facciamo anche in Italia, con la differenza che, lì, il medico è uno e gestisce sia la parte clinica che chirurgica. “È difficile esprimere a parole ciò che questa esperienza mi ha lasciato. A Thika, la maggior parte della popolazione non ha i soldi per arrivare a fine giornata e, nonostante questo, mi ha toccato e meravigliato il calore della gente, i sorrisi e l’orgoglio per le proprie splendide tradizioni e cultura. Ho percepito la semplicità con cui viene vissuta la vita: per un mese ho smesso di preoccuparmi di tutte le cose di poco conto che, spesso, percepiamo come insormontabili; ho imparato ad affrontare la vita con leggerezza e a godere di piccoli momenti di convivialità come fossero doni. Non c’è stato neanche un momento in cui io mi sia sentito fuori luogo o non desiderato.” Al ritorno in Italia, Stefano ha realizzato quanto la presenza di un volontario per un periodo tanto breve, non sia un aiuto concreto a lungo termine. Ha quindi deciso di trovare un altro modo per aiutare quelle stesse persone che l’avevano accolto come uno di loro. AfCiC è un’associazione molto piccola e locale, per cui non ha un vero e proprio progetto di volontariato per studenti esteri. Di comune accordo con John, Stefano ha fondato il suo progetto per gli studenti delle varie professioni sanitarie italiane. Appoggiandosi alla rete organizzativa di Testbusters, ha organizzato un webinar informativo rivolto agli studenti di Medicina&Chirurgia (e non solo) di tutta Italia, con la sua proposta: trascorrere un periodo di volontariato in totale immersione nella cultura kenyota, dando la possibilità ai volontari di frequentare gli ospedali del posto, in maniera analoga a quanto fatto da lui. A seguito del passaparola tra i vari Testbusters lungo lo stivale, al webinar hanno partecipato più di 150 persone; l’incontro è stato registrato e reso disponibile per chi non avesse potuto partecipare in diretta. Chi desiderasse informazioni più precise è stato poi aggiunto ad un gruppo Telegram, che ad oggi conta più di 250 membri. Ben 82 ragazzi e ragazze hanno espresso il desiderio di partire per il Kenya: per il momento partiranno 2 studenti ad agosto, 4 a settembre e altri 3 ad ottobre. Stefano si aggiungerà al gruppo di Settembre, per assicurarsi che tutto proceda secondo le previsioni. “Sono rimasto impressionato dalla facilità con cui, grazie ai network Telegram e Facebook di Testbusters, io sia riuscito a coinvolgere in pochi giorni così tante persone. E’ stato commovente vedere tanti membri di TB interessati alla mia attività. Ho apprezzato molto il sostegno del gruppo Testbusters in un progetto tanto ambizioso. Spero davvero tanto che chi ha fatto esperienze simili alla mia possa prendere spunto e proporne di proprie. Penso che la grandezza della realtà di Testbusters sia anche questo.” Se sei interessato a conoscere AfCiC, trovi qua tutte le informazioni: https://actionchildren.or.ke/about-us

1 marzo 2023

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