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Guide di Ateneo: Università degli Studi di Milano-Bicocca
Orientamento

Guide di Ateneo: Università degli Studi di Milano-Bicocca

L’Università degli Studi di Milano-Bicocca, meglio nota come Bicocca o UniMiB, è una delle due università pubbliche di Milano, insieme alla Statale, ad offrire il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Il polo di Medicina è dislocato rispetto a quello centrale, fondato nel 1998 e localizzato nell’omonimo quartiere di Milano nella periferia nord-orientale della città. Infatti, questo nuovo polo è stato istituito nel 1998 ed è situato nei pressi dell’Ospedale San Gerardo di Monza (al confine tra Monza e Vedano al Lambro, a pochi passi dal famoso parco di Monza).  L’università si appoggia anche all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (vedi descrizione dei Poli), pertanto alcuni corsi di Laurea dell’area medica come Medicina in lingua inglese e alcune professioni sanitarie si svolgeranno, totalmente o solo in parte, a Bergamo.

2 dicembre 2024

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Da Sapere

Ti porto in Exchange a Seoul

Sono Edo e al momento mi trovo a Seoul, in Sud Corea, alla fine del mio exchange universitario, decisamente una delle esperienze più pazze della mita vita. In questo articolo vi racconterò brevemente la mia esperienza e farò di tutto per convincervi che Seoul è una delle migliori mete dove fuggire da “Mamma Bocconi” per un semestre.  La prima parola che mi viene in mente per descrivere Seoul è semplicemente “grande”. Non soltanto perchè è letteralmente enorme (ha quasi 10 milioni di abitanti), ma anche perchè con la sua vita frenetica, sempre accesa e in movimento in qualsiasi ora del giorno, ti fa sentire minuscolo. Una delle prime sensazioni che ho provato le prime volte in cui passeggiavo per Gangnam (la montenapoleone di Seoul, dove il palazzo più piccolo e insignificante è più alto dei grattacieli di di Milano) era allo stesso tempo di emozione e paura.  A Seoul è impossibile annoiarsi, ogni distretto e ogni quartiere ha il suo “carattere” e qualcosa di particolare da offire. A Hongdae, dove in un modo o nell’altro prima o poi finirete per ubriacarvi di soju, ballerini e gruppi musicali coreani mettono su veri e propri show per strada a suon di K-Pop. A Itaewon, il quartiere internazionale della città, incontrerete le persone più pazze e con i colori di capelli più stravaganti di sempre. Nei quartieri universitari avrete un assaggio di cosa vuol dire vivere la vita da studente in corea: un mix di studio matto e disperatissimo in biblioteche silenziosissime e bevute accompagnate da grida e canti in coreano nei pocha, i pub coreani.  Per di più, rimarrete senza parole dalla efficienza e dalla sicurezza della Corea. In una città incredibilmente grande, potrete muovervi facilmente con metro e autobus e raggiungere in meno di un ora ogni angolo della metropoli. Avete perso il telefono o il portafoglio da qualche parte? Cascasse il mondo i coreani ve lo riporteranno: ogni stazione di polizia custodisce gli oggetti smarriti per la città in attesa che i loro proprietari vengano a reclamarli.  Ovviamente vivere in Sud Corea non è tutto rose e fiori. In primo luogo, le barriere linguistiche tra il coreano e l’italiano (così come le lingue latine e/o occidentali) sono enormi, è quasi impossibile capirsi se non tramite l’inglese o – se avete il coraggio di studiarlo – il coreano. Spesso per gli stranieri può essere difficile capire le varie procedure burocraticheper l’università o per l’immigrazione. Molti coreani, poi, hanno difficoltà a parlare inglese e in tantissime occasioni vi troverete a dover indicare sul menù che cosa volete ordinare nei ristoranti e a cercare disperatamente di comunicare a gesti che non lo volete piccante.  L’università che ho frequentato a Seoul è la Korea University (고려대학교). Una delle migliori università in Corea (insieme alla Seoul National University e alla Yonsei University), offre tantissimi majors da quelli in economia, a quelli in arti visive, a quelli in lingua e letteratura, a quelli in scienze, medicina e ingegneria. Il mio college era quello di Economics and Political Science, dove ho studiato:

23 agosto 2022

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Da Sapere

Università e liceo: quali differenze?

Giurata eterna amicizia agli amici del liceo, ogni studente fresco di maturità (e fresco di test d’ammissione) si accinge ad affrontare un percorso totalmente nuovo ed altrettanto avvincente: l’università. Libri pesanti, camici e tirocini rendono unica la carriera in ateneo, a cui si aggiunge una maggiore autonomia nello studio. Per questo l’università rappresenta un mondo totalmente nuovo in cui confrontarsi e conoscere tante nuove persone. Ma quali sono le differenze tra lo studiare al liceo e all’università? Ammesso che avere un buon liceo alle spalle dia le giuste basi per una discreta organizzazione del tempo, dimentichiamoci interrogazioni, verifiche e scadenze a breve termine. L’università è divisa in semestri o trimestri, durante i quali si frequentano i corsi dei vari professori. Al loro termine si è chiamati a dimostrare competenze e conoscenze acquisite. Per questo è necessario per lo studente avere buone capacità di organizzare il proprio tempo durante i corsi in vista degli esami. All’esame, infatti, si è giudicati in base alla performance ancora di più che al liceo, dove i professori conoscono bene carattere e capacità dello studente che hanno di fronte: varcata la soglia dell’università si è un numero di matricola e i professori raramente conoscono il tuo nome e cognome (e spesso, diciamocelo, è anche un bene). Un’altra caratteristica del frequentare l’università è che si infittisce lo scambio di appunti, di dispense e di suggerimenti anche tra studenti di anni diversi. Nascono gruppi di studio e di lavoro che assumono una forma totalmente nuova rispetto a quelli del liceo (la parola sbobine entrerà nel vostro linguaggio quotidiano fino a che non la odierete). Tra universitari si condivide il pomeriggio al parco a studiare e a prendere il sole, la mattina libera in biblioteca (la mattina libera?? Quale??), la casa se si è fuorisede, il pranzo e – perché no – anche la serata al pub. (leggere questo nel 2022 fa scendere una lacrimuccia, ma tutto questo prima o poi tornerà!) Ma soprattutto, insieme ai vostri futuri colleghi, avrete la fortuna di poter condividere esami, lacrime (tantissime, le patologie dei condotti lacrimali intasati saranno all’ordine del giorno), gioie (poche, ma intense), giornate intere sulle sbobine di cui prima, notti intere sulle stesse sbobine su cui rigorosamente rovescerete il caffè ormai freddo che però ancora trangugiate perchè si, quella caffeina è l’unica cosa che ancora vi permette di capire che stiamo parlando di centrioli, e non di cetrioli. Ecco, lo so che messa giù così probabilmente starete pensato “emm… no. Grazie”. Ma vi posso assicurare, per esperienza vissuta, vissutissima, che nella vita nulla unisce di più di quel disagio. E se tanto mi dà tanto, ora, leggendo queste parole, un piccolo mezzo sorriso vi è comparso sulla rima labialis laterale sinistra. Perché già lo avete provato sulla vostra pelle, con i vostri amici di sempre. L’università sarà solo un nuovo mondo, per incontrarne molti altri nuovi, che vi cambieranno la vita, a volte salveranno anche, e con cui è altamente probabile che tesserete relazioni che dureranno molto più a lungo di qualsiasi periodo universitario. In conclusione, la differenza principale tra il liceo e l’università è che si è lasciati al proprio destino e per cavarsela bisogna imparare ad organizzarsi. Questo è fondamentale anche per poter avere altre attività oltre allo studio. Non rimpiangere il liceo: l’università ti riserva ancora molte piacevoli sorprese.

19 febbraio 2022

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Da Sapere

Ti porto in Exchange a Dublino

Ciao Raga! Sono Giorgia e scrivo questo articolo per raccontarvi un po’ della mia esperienza a Dublino come Exchange Student. Una volta tornata in Italia quando amici e conoscenti mi hanno chiesto un’opinione sulla città, la prima cosa che mi è sempre venuta in mente è che Dublino è una città che non ti aspetti. Non è certamente una delle capitali europee più gettonate eppure ha moltissimo da offrire. Partiamo dagli aspetti positivi. Essendo nata e cresciuta a Milano non ho mai avuto il lusso di avere il mare vicino, quindi, per quanto mi riguarda il primo grande punto a favore della città è proprio il fatto di essere sul mare. Per esempio, una cosa a cui non ero abituata e che mi ha fatta sorridere è che in giro per tutta la città non si vedevano piccioni (schifosi) ma i gabbiani. Quindi, con tragitti brevi è possibile fare lunghissime passeggiate sulla spiaggia e sulle indimenticabili scogliere a picco sul mare. Un altro grande aspetto positivo di Dublino è sicuramente il suo carattere internazionale. La città, infatti, non solo è sede di università molto prestigiose (la più conosciuta è il Trinity College) ma, per via del suo regime fiscale vantaggioso, è meta prediletta dalle multinazionali (Meta e Google per citarne un paio). Questo permette di vivere a contatto con moltissime culture diverse e di conoscere persone da tutte la parti del mondo e non solo europee come potrebbe accadere in altre città. Per fare un esempio i miei vicini di stanza erano cinesi, russi, americani, francesi e scozzesi. Dulcis in fundo, non basterebbe una vita per girare tutti i pub, i locali e le discoteche di Dublino quindi se siete dei festaioli questa potrebbe essere la meta adatta a voi. Inutile dirvi che, se sceglierete questa città, la birra diventerà la vostra principale fonte di idratazione, ma attenzione: se cercherete di tenere il passo di un irlandese con le bevute ve ne pentirete amaramente! Ovviamente anche questa città ha i suoi lati negativi e per me i maggiori punti a sfavore sono stati due: il clima e gli orari. Per quanto riguarda il clima, infatti, posso solo dirvi che lo stereotipo secondo cui in Irlanda piove sempre è assolutamente fondato e in più c’è sempre un vento molto forte (soprattutto nei mesi invernali). Perciò metereopatici traete le vostre conclusioni. Mi spiego meglio, ora, sulla questione orari. Gli irlandesi – come credo tutti i popoli del nord Europa – sono abituati a fare tutto presto rispetto a noi italiani: mangiano presto (intorno alle 18) e iniziano le serate presto (direi non più tardi delle 21). Questo per molti non è un problema, anzi lo preferiscono, ma per me non è stato facile adattarsi a questi orari e anche alla fine dell’Exchange comunque non ci ero riuscita completamente. Veniamo ora all’università. Io ho frequentato lo University College of Dublin (UCD), che è una delle migliori università del paese (insieme al Trinity College) e che racchiude al suo interno qualsiasi tipo di facoltà: da quelle scientifiche a quelle artistiche a quelle umanistiche. In particolare, io ho frequentato i corsi alla Sutherland School of Law e ho scelto:

24 agosto 2022

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Da Sapere

Matematica: esponenziali e logaritmi

I logaritmi e gli esponenziali costituiscono una presenza costante fra i quesiti di matematica del test di ammissione della Bocconi e, nonostante possano sembrare, soprattutto i logaritmi, un qualcosa di impossibile, spesso la risoluzione è più facile del previsto. Per introdurre i logaritmi è necessario prima capire bene gli esponenziali, perché le due cose vanno di pari passo, capito uno si capisce anche l’altro. Un’equazione esponenziale è un’equazione in cui l’incognita compare all’esponente. Indicati con a e b due numeri reali, l’equazione esponenziale elementare è: ax=b La risoluzione consiste, quando è possibile, nel trasformare b in una potenza di a, per poi trasformare l’uguaglianza fra potenze in un’uguaglianza fra esponenti. Prendendo come esempio 2x=1, per risolverlo bisogna trovare il valore di x tale per cui 2x risulti uguale a b = 1. In questo caso la soluzione è semplice: qualsiasi numero elevato a 0 dà come risultato 1. Fin qui tutto liscio… Data quindi l’equazione esponenziale elementare ax=b, ora possiamo introdurre i tanto temuti logaritmi. Dati due numeri positivi a e b (con a ≠ 1), definiamo logaritmo in base a del numero b l’esponente da attribuire alla base a per ottenere il numero b: logab se e solo se ax=b log24 =2 se e solo se 22=4 E adesso un po’ di proprietà di cui non potete fare a meno se volete essere più tranquilli il giorno del test:

1 settembre 2021

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