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Qual'è la musica migliore per studiare?

10 febbraio 2020

3 minuti di lettura

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Musica per studiare

Musica solo per far festa e distrarsi? No, anche per concentrarsi e isolarsi dal mondo esterno. 

Qual è la musica migliore per studiare?

Deve avere 3 caratteristiche fondamentali:

  1. Ti isola, ma senza distrarti.
  2. Ti mette in uno stato emotivo positivo.
  3. È bella, la ascolti volentieri. 

Qual è invece quella da evitare? Ti consigliamo di evitare musica che:

  1. Contiene tanta voce e parti cantate, soprattutto in italiano e soprattutto se sono canzoni che ascolti normalmente. 
  2. È deprimente e piena di sfumature negative.
  3. È martellante, perché a lungo stanca le orecchie e ti distrae troppo.

Suoni e canzoni che preferiamo  Suoni della natura Secondo una ricerca del Rensselaer Polytechnic Institute, università di Troy (New York), sembra che i suoni della natura siano in grado di aiutare sia l’umore che la concentrazione. I suoni naturali riescono a coprire il sottofondo indistinto spesso presente nei luoghi adibiti allo studio, come le biblioteche o le aule, e contemporaneamente implementano il livello di attenzione e produttività. In particolare dalle ricerche è emerso che il suono dell’acqua sia quello più adatto allo studio.

Musica senza testo

Tanti studi dimostrano che i testi delle canzoni spesso e volentieri aiutano a distrarre più che a concentrare, soprattutto se testi conosciuti ed ascoltati regolarmente. Questa è una delle ragioni per cui la musica classica è un ottimo genere per aiutare la concentrazione quando si studia. Tuttavia, secondo uno studio del Cambridge Sound Management, non è tanto il testo in sé ad essere un deterrente allo studio, ma la possibilità di cogliere frasi e parole che ci distraggono da quello che stiamo facendo. Per ovviare da questo problema si potrebbero ascoltare canzoni in un’altra lingua.

Canzoni non conosciute

L’università di Fu Jen a Taiwan ha condotto uno studio nel quale un gruppo di ascoltatori doveva studiare ascoltando musica di un genere che gli era indifferente. Secondo i risultati, il livello di distrazione era generalmente più basso rispetto ai soggetti che studiavano ascoltando canzoni che ascoltavano normalmente perchè gli piacevano. Scegliendo musica dalle proprie playlist si rischia di aggiungere un ulteriore elemento di distrazione.

Ritmi sostenuti e allegri, ma a volume basso

Musica che concentra e rilassa sì, ma non musica che fa deprimere! Uno studio canadese ha scoperto che i partecipanti ad un test d’intelligenza ottenevano risultati migliori ascoltando musiche allegre e vivaci. In ogni caso però la musica più “carica” rischia sempre di distrarre, quindi oltre al ritmo anche il volume è una caratteristica da tenere in considerazione. Quando si vuole studiare e concentrarsi è meglio preferire un volume basso, il necessario per coprire i rumori di sottofondo. Esempi di canzoni da ascoltare? Le trovi sul nostro profilo Spotify a questo link. Ti aspettiamo, buon ascolto!