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10 giugno 1021
5 minuti di lettura
A poco meno di tre mesi dai test di ammissione vogliamo parlarvi della storia di Virginia Rossi, studentessa di Medicina all’Università di Bologna e nostra corsista la scorsa estate nella città di Firenze. Virginia ha coronato il suo sogno al secondo tentativo, dopo avere provato il test di ammissione anche nel 2019. La sua storia insegna a non accontentarsi e a lottare per raggiungere i propri obiettivi. Lo scorso anno si è cimentata con la prova di Veterinaria, classificandosi seconda a livello nazionale e prima nell’ateneo di Pisa, con un punteggo di 78,7 punti, ma anche con la prova di Medicina, classificandosi 173esima nella graduatoria nazionale.
Ciao e grazie a voi per la possibilità. Sono una persona che ama la lettura e il cinema. Non solo vedere film sul grande schermo, sono proprio appassionata dell’universo cinematografico. Per me è un’arte. Mi piace anche il teatro, durante il liceo è stata una di quelle attività che ho portato avanti grazie ad una mia ex professoressa. Sport? Sì ogni tanto. Ah, mi piacciono anche le serie tv fantasy.
La scelta del percorso viene molto da mamma, è un medico. Nutro un grande interesse per le materie scientifiche e ho sempre visto la professione del medico come una figura quasi eroica. Persone generose e altruiste che spendono il loro tempo per aiutare gli altri. La decisione vera e propria è maturata nei cinque anni di liceo dopo un’alternanza scuola lavoro all’Ordine dei Medici di Firenze. È servito per capire ancora meglio quello a cui sarei andata incontro.
Allora mettiamola così, ho iniziato a studiare per il test dal quarto anno di superiori. Mi sono concentrata su chimica, facendo ripetizioni private. Ahimè, l’estate dopo la maturità ho un po’ snobbato la preparazione, ero convinta non fosse così difficile. Ad oggi sono sempre convinta che il problema non sia la difficoltà, ma l’emozione. Nel mio caso ha giocato un ruolo primario. Ed infatti il test non è andato come speravo… nel 2019 ho fatto 30 punti.
Mi sono iscritta alla facoltà di Biologia, è un modo per non perdere il filo della preparazione e studiare materie che poi ti ritrovi al test. E infatti devo essere sincera ho studiato solo quelle con tre esami in tutto sostenuti. L’obiettivo era ripetere il test per riuscire ad entrare a Medicina.
Nessuna ricetta, non sono una molto organizzata quando si tratta di studiare. Frequentare Biologia e avere sostenuto il test l’anno prima mi hanno sicuramente agevolata. Nel 2019 avevo fatto il vostro corso Imat e mi sono trovata molto bene. Mi è piaciuto il modo in cui lavorate e quindi ho deciso di iscrivermi al corso estivo per Medicina. Durante la preparazione mi sono concentrata sulla pratica: esercizi e simulazioni. Sapevo quali erano le mie lacune sul programma e una volta colmate ho fatto tanto esercizio. Il test è più pratica che teoria.
Nonostante fosse la seconda volta diciamo che l’ansia non mancava. Ho dato il test di Veterinaria come allenamento, l’obiettivo era entrare a Medicina. Terminato il test, una volta tornata a casa, ho fatto il conteggio e sapevo che sarebbe andato molto bene. La mattina del 3 Settembre mi sono svegliata, ho indossato gli stessi vestiti e sono uscita. Ero in ansia, ma ho saputo gestirla perchè ero consapevole di avere dato il massimo. Quello che sostanzialmente non ero riuscita a fare nel 2019. Quando è uscita la graduatoria e ho realizzato di essere la seconda nazionale, ho pensato mi tocca iscrivermi a Veterinaria (ride ndr). Non ero sicura fosse andato bene anche l’altro test e l’attesa della graduatoria è stata estenuante. Ho ricevuto un grande supporto da parte di una vostra docente che durante quei giorni mi ha tranquillizzata. Mi ha fatto molto piacere poter contare sul suo aiuto anche a corso finito.
Penso che l’errore più grande che ho fatto nel 2019 sia stato concentrare le forze sulla teoria. Anche grazie al vostro corso ho iniziato a vedere salire molto i punteggi delle simulazioni. Se non avessi fatto tutta quella mole di esercizi non avrei fatto un punteggio così alto. In particolare mi hanno aiutato gli ultimi giorni del corso, un sacco di simulazioni che permettono di prendere la mano anche con le procedure più burocratiche del test.Tradotto, tutto quello che dovrai fare il giorno della prova. E poi è stato anche un momento piacevole, ho conosciuto persone con cui tutt’ora sono in contatto. Mi sono trovata bene a seguire lezioni tenute da ragazzi e ragazze poco più grandi di me, con cui puoi interagire e ricevere aiuto non solo didattico ma anche psicologico.
Introduzione