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Vivere e studiare in Bocconi

28 febbraio 2022

5 minuti di lettura

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Introduzione

Che cosa significa realmente studiare in Bocconi? Che cosa rende questa università diversa dalle altre università italiane?  Innanzitutto, l’ambiente internazionale, che soltanto la presenza di corsi di laurea in lingua inglese può favorire. Attualmente, circa il 15% degli studenti è straniero, percentuale che si avvicina al 50% se si considerano solo gli iscritti ai trienni in lingua inglese. A questi vanno aggiunti poi i numerosi studenti in scambio e visiting students

Altro fattore che distingue la Bocconi da altre università è la sua dimensione relativamente ridotta. Nascendo come Business School, infatti, la Bocconi è più piccola rispetto ad altre università, sia italiane, come la Cattolica o l’Università Statale di Milano, che straniere. Attualmente l’università conta circa 15.000 studenti, di cui 8.000 iscritti ai trienni, numeri comunque decisamente più consistenti rispetto a quelli di soli cinque anni fa. 

Questo ha favorito la creazione negli anni di una comunità coesa, all’interno della quale i bocconiani, siano essi studenti o ex-studenti, sono sempre disponibili ad aiutarsi e supportarsi l’un l’altro, anche in situazioni non strettamente legate all’ambito universitario.

Associazioni e rappresentanza studentesca

Tra i diversi aspetti che rendono lo studiare in Bocconi un’esperienza unica c’è anche la possibilità di ampliare il proprio percorso universitario grazie alla partecipazione volontaria a una o più associazioni studentesche.

L’università, infatti, supporta la creazione di associazioni formate da studenti con un obiettivo o un interesse comune, che può essere il voler mettere in pratica quanto appreso in classe entrando subito in contatto con il mondo del lavoro e della consulenza, oppure più semplicemente la pratica di un determinato sport.  Al momento sono attive quasi 100 associazioni diverse riconosciute dalla Bocconi (puoi trovare un elenco delle principali associazioni qui).  

Un altro aspetto fondamentale della vita in Bocconi riguarda poi la rappresentanza studentesca. In Bocconi infatti gli studenti costituiscono una parte attiva della vita dell’Università, in particolare grazie alla partecipazione negli organi collegiali.

Questo significa che, oltre all’elezione annuale di due rappresentanti per ogni classe, vengono svolte votazioni universitarie per l’elezione dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio d’Amministrazione dell’Università, nel Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), nel Collegio Docenti e in altri apparati amministrativi dell’università. I rappresentanti vengono solitamente scelti tra i membri di due gruppi di rappresentanza studentesca: B.Lab e TEAM.

Questi gruppi, oltre a questioni di rappresentanza, si occupano anche della gestione e organizzazioni di eventi, serate e molto altro: uno dei più famosi di questi è il “B.Lab2thePark”, una giornata gratuita nel Parco Ravizza con musica, cibo e tornei sportivi, per godersi il sole e l’aria aperta subito prima di immergersi nello studio in vista della sessione estiva.  

Il campus

La prima sede dell’ateneo fu costruita in Largo Treves (oggi via Statuto) a Milano. Verso la fine degli anni ’30 l’università fu poi trasferita in via Sarfatti 25, vicino al Parco Ravizza, dove si trova tutt’oggi. Il campus è quindi situato in zona Porta Romana, distante poco più di venti minuti a piedi dal Duomo ed un quarto d’ora dai Navigli e comodamente raggiungibile con la linea M3 della metropolitana.

Questo campus, che agli edifici originari unisce palazzi di più recente costruzione, aggiunge ulteriormente valore all’esperienza di studio in Bocconi grazie alla sua posizione e alla bellezza e unicità dei suoi spazi.   

Il più antico tra gli edifici attualmente in funzione è quello di via Sarfatti 25, denominato dagli studenti “i Leoni” per via delle due statue in pietra verde situate all’ingresso. Secondo una superstizione gli studenti non possono passare in mezzo alle due statue, a meno che non siano già laureati, perché “chi passa tra i leoni non si laurea in Bocconi”.

Entrando nell’edificio, infatti, si nota come tutti gli studenti passino negli spazi ai lati delle statue: se qualcuno passa nel mezzo, o è un professore o un ignaro studente Exchange!  A fianco questo edificio, tra via Sarfatti e Piazza Sraffa, si trova il complesso di via Gobbi, che comprende la biblioteca, il centro linguistico, il “Bunker”, uno spazio sotterraneo con diversi posti studio, e la Chiesa di San Ferdinando. La maggior parte delle attività didattiche per gli studenti del triennio si svolge però nell’edificio di forma ovale di Piazza Sraffa 13, noto col nome di “Velodromo” per la sua forma. Dal Velodromo è facilmente raggiungibile la libreria dell’università, l’EGEA, che si occupa anche della pubblicazione di libri di testo utilizzati nei campi dell’economia e delle scienze sociali. L’EGEA svolge un ruolo fondamentale nella vita dei bocconiani: qui è infatti possibile acquistare i libri utilizzati nei corsi a prezzi scontati.  Vicino al Velodromo sorge l’edificio più famoso tra quelli del campus: il palazzo di via Röntgen (o Palazzo Grafton). Qui si trovano gli uffici dei professori e la nuova Aula Magna, e si svolgono gli eventi più importanti, come Bocconi&Jobs, ossia un career event in cui gli studenti incontrano direttamente gli employers, confrontandosi così con le offerte di lavoro e di stage in prima persona, il Galà di Natale e l’Inaugurazione dell’Anno Accademico.

A partire dal 2019 l’università ha poi inaugurato una nuova parte del suo campus, situata tra via Sarfatti e viale Toscana. Il nuovo campus include la Residenza Castiglioni, aperta già nel 2018 e una nuova sede per la Scuola di Direzione Aziendale (SDA) Bocconi, oltre ad un centro sportivo aperto a tutti, studenti e non.   Infine, l’Università Bocconi mette a disposizione degli studenti fuori sede un grande numero di stanze e appartamenti. Le residenze dell’università sono 8, situate nelle vicinanze del campus e facilmente raggiungibili a piedi. La richiesta per le camere è molto alta: per questo agli studenti provenienti da Milano e da altre città lombarde solitamente non viene concesso un alloggio nelle residenze, a vantaggio degli studenti stranieri e di quelli provenienti da altre regioni italiane.  

Insomma, come avrete capito sono molti gli aspetti che rendono frequentare un corso di laurea in Bocconi un’esperienza unica. A tutto ciò di cui abbiamo parlato in questo breve articolo bisogna poi aggiungere molti altri elementi, riguardanti ad esempio la didattica, le iniziative e gli eventi organizzati dall’Università, troppo numerosi per poter essere descritti in così poco spazio.  Sicuramente la possibilità di vivere e studiare in Bocconi costituisce una ricompensa adeguata allo sforzo, l’impegno e la fatica necessari per sostenere con successo il test d’ammissione.