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Medicina: tutte le alternative nell'ambito medico sanitario

10 giugno 2024

8 minuti di lettura

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Introduzione

Sei sotto l’ombrellone, cercando di ricordare quale nome di fiume bulgaro si incastri in quel dannato 7 verticale (“Fai un cruciverba” dicevano, “è rilassante” dicevano). Oppure sei a casa, con il ventilatore puntato in faccia, a macinare quadrati di Punnett, e se alzi gli occhi vedi solo palline verdi-rugose e gialle-lisce. E mentre speri che il test di Medicina sia andato bene, ecco che apri il telefono e ti capita un articolo sui migliori piani B: che jettatori questi di Testbusters!

Eppure, razionalmente, è la scelta più conveniente da fare. Si sa che i candidati sono almeno tre volte il numero dei posti disponibili e che spesso non è solo una questione di preparazione, perché una giornataccia può capitare a tutti. Non serve fare lo struzzo sotto la sabbia e ignorare la possibilità che non vada come sperato, anzi, così come hai organizzato lo studio in vista di quelle fatidiche 60 crocette, è bene anche organizzare delle alternative, Per non perdere tempo e rimettersi subito in carreggiata verso la conquista dell’ agognato camice bianco.

Vediamo quindi una carrellata dei migliori piani B per Medicina, ovvero quelle facoltà che possano permetterti di iscriverti, di ripassare le materie del test e che riescano pure a farti convalidare qualche esame.

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Medicina in inglese

Quale migliore alternativa a Medicina di… Medicina? Le facoltà di Medicina in inglese si trovano in tante città, (puoi scoprirle tutte nella nostra guida) circa la metà rispetto a quelle che offrono il percorso di studi tradizionale, ma sono sparse lungo tutto lo stivale e presentano alcune caratteristiche allettanti.

Innanzi tutto, l’IMAT (International Medical Admissions Test) verte sugli stessi argomenti che hai già faticosamente studiato per maggio e luglio. Alcuni quesiti hanno delle strutture peculiari, ma il fatto che si svolga a settembre ti dà l’occasione di prepararti a dovere e di rispolverare qualche phrasal verb.

Potresti chiederti: “Gli argomenti di Anatomia e Fisiologia sono già complessi, come potrò studiarli in una lingua che non è la mia?” Ottima domanda, ma considera questo: l’inglese scientifico è meno complesso di quanto sembri (lipidi diventa lipids, tachicardia tachycardia ecc.). Inoltre, nel tuo percorso professionale, sarà essenziale una buona padronanza dell’inglese per leggere articoli e riviste di settore: se l’italiano è la lingua dell’amore, l’inglese è la lingua della scienza.

Un altro punto a favore è che la graduatoria scorre più in fretta di quella del test in italiano, perché molti, dovendo scegliere tra le due, preferiscono l’alternativa “nostrana”, liberando molti posti.

E poi vuoi sapere davvero la cosa migliore? Il test è il 17 settembre! È vero che non ci sarà la Banca Dati che è stata propria del test in italiano nel 2024, ma se hai studiato puoi rimetterti sui libri consapevole di non partire da zero! E se anche partissi da zero…noi di Testbusters abbiamo corsi perfetti per tutti i livelli di conoscenza che ti trasformano in una macchina da test anche per l’IMAT.

Scienze biologiche e Biotecnologie

Tra le alternative a Medicina, non potevano mancare Scienze biologiche e Biotecnologie.

Al primo di anno ti troverai a studiare materie come Fisica, Chimica generale ed organica, Citologia e Istologia. Ti suonano familiari? Perché sono le stesse del test d’ingresso e, in molti casi, anche le stesse del primo anno di Medicina. Dunque, queste facoltà sono ottime soprattutto per due motivi:

  1. Ti consentono di tenerti allenato per un eventuale secondo tentativo al test d’ingresso;
  2. Potrebbero permetterti di ottenere la convalida, anche solo parziale, di alcuni esami.

Di contro, se il tuo sogno è curare pazienti umani, sappi che dovrai comunque studiare esseri viventi di scarso interesse, tipo quelli pelosi e con tante zampe (Zoologia) o quelli verdi e legnosi (Botanica).

Farmacia e CTF

Un’altra ottima alternativa a Medicina è Farmacia e CTF.

In questo caso il focus è maggiore sulla Chimica, ma non vengono tralasciate lezioni di Anatomia e Fisiologia, Biologia, Fisica e Matematica. Il discorso dei “Pro” è lo stesso di Bio e Biotech: il primo anno è un ottimo ripasso per il test e ci sono buone possibilità di vedersi riconosciuto qualche CFU.

Il rovescio della medaglia è che sono corsi di studi abbastanza approfonditi, che potrebbero darti del filo da torcere se li prendi sotto gamba.

Odontoiatria

Odontoiatria rappresenta in molti atenei un buon piano B, poiché il primo anno ha molte materie in comune con Medicina, è anch’esso un corso di laurea magistrale (alcune università ne tengono conto per la convalida degli esami) e, inoltre, non devi fare un nuovo test: quello che hai fatto vale anche per gli aspiranti dentisti.

La graduatoria scorre maggiormente ed è più facile essere assegnati, ma certo è che, se non l’hai inserita tra le preferenze, non ci sono possibilità di venire selezionato.

Professioni sanitarie

Un’opzione che ti offre davvero molto è poi Professioni Sanitarie.

Hai un range di opzioni molto vasto tra cui scegliere: da Infermieristica a Fisioterapia, da Dietistica e Logopedia, passando per la più recente Osteopatia.

Puoi leggere tutto sul test nel nostro articolo dedicato.

Le Professioni sanitarie sono l’ideale se si vuole sperimentare come sia l’ambiente ospedaliero e si scalpita per “mettere le mani” sui pazienti quanto prima.

D’altro canto, sono corsi estremamente specialistici e professionalizzanti e, sebbene sia entusiasmante iniziare fin da subito con i tirocini, se volete ritentare il test non sono particolarmente indicati: vi occuperanno una gran quantità di tempo e imparerete molte cose pratiche, ma non vi saranno utili quando vi ritroverete davanti al foglio risposte.

Non dimentichiamoci poi che alcune università mettono a disposizione un numero di posti molto limitato, col risultato che, per alcune professioni, potrebbe esserci una selezione più stringente rispetto a Medicina.

Ma di questo non preoccuparti: se hai un ottimo punteggio al test, puoi posizionarti al meglio in graduatoria! Con i nostri corsi ad esempio triplichi le tue possibilità di passare il test. Clicca qui sotto e scopri di più

Bonus: l’Articolo 6

Ti parliamo ora non di una facoltà in particolare, ma di una possibilità per dare qualche esame di Medicina, anche frequentando uno dei corsi di cui hai letto poco fa.

La possibilità in questione fa riferimento all’Art. 6 del Regio Decreto 1269/1938, che recita così: “Lo studente […] può iscriversi a qualsiasi altro insegnamento complementare del proprio corso di laurea o diploma, e, per ciascun anno, a non più di due insegnamenti di altri corsi di laurea o diploma, nella stessa Università o Istituto superiore.”

In altre parole, questa legge ti permette di sostenere due esami di medicina mentre frequenti un’altro corso, così da racimolare un gruzzolo di CFU da tenere già pronto per quando riuscirai ad immatricolarti.

E quindi...cosa farai?

Quelli scritti finora sono dei consigli generali e delle indicazioni di massima. Ricorda sempre di controllare attentamente sul sito dell’ateneo di tuo interesse o di contattare la segreteria. Poiché non esiste un regolamento condiviso tra tutte le facoltà, ciascuna fa di testa sua per quanto riguarda:

  1. Le modalità di iscrizione. Alcune sono ad accesso libero, altre richiedono un test di verifica delle competenze, che però non è vincolante per l’iscrizione, altre possono avere un vero e proprio ingresso programmato.
  2. La convalida degli esami. Qui, spesso, è il singolo professore ad avere voce in capitolo, confrontando il numero di CFU e il programma. Può esserci anche la possibilità che l’esame non ti venga riconosciuto in toto, ma che ti sia permesso di sostenerne solo una parte, ad esempio solo Chimica Organica se hai già sostenuto un esame di Chimica Inorganica)
  3. L’applicazione dell’Articolo 6.

La speranza è, ovviamente, che tu riesca ad entrare al primo colpo nel corso di studi che desideri, e tutti noi di TB non potremmo farti un augurio più accorato, Ma fare pace con l’evenienza del fallimento ti aiuterà a vivere l’esperienza test con meno ansia, soprattutto se capirai il vero take home message: non sarà un singolo test a definire se sarai un bravo medico, non sarà un singolo test a decidere il tuo valore. Non arrenderti e in bocca al lupo!