Come sarà il test di medicina 2025 (in continuo aggiornamento)

16 ottobre 2024

7 minuti di lettura

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Introduzione

Se stai cercando di capire come funzionerà il test di Medicina per l’anno accademico 2024-25, sappi che la situazione è ancora un gran punto di domanda. La risposta breve è “sì, ci sarà ancora il test”, ma ci vuole un asterisco - sarebbe bello fosse così semplice, vero?. Facciamo chiarezza, un passo alla volta..

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Il numero chiuso a medicina verrà rimosso?

Il numero chiuso a medicina non verrà rimosso. Nonostante quello che potresti aver sentito, nessuno si è mai sognato di proporre il cosiddetto accesso libero, di rimuovere la selezione dalla facoltà di medicina, neanche i promotori della riforma. La selezione a medicina non è mai stata messa in discussione per tutta una serie di motivi; ma se ti sembra di aver capito il contrario, non ti si può biasimare: la confusione ad oggi è tanta.

Quello che si sta discutendo davvero è un semestre con libero accesso con la possibilità di sostenere i primi esami, che saranno la base di valutazione per determinare chi poi potrà continuare il percorso. Quindi si sta mettendo in discussione il come selezionare, non il se selezionare per l’accesso alla facoltà di medicina. 

Possiamo quindi affermare che la selezione viene semplicemente spostata di 6 mesi: invece che essere prima dell’inizio delle lezioni, dal 2025 sarà dopo un primo semestre aperto.

Come sarà la selezione a medicina nel 2025?

Purtroppo non è ancora possibile sapere come sarà il test di medicina nel 2025, perché la riforma è una legge delega: il Parlamento ha quindi passato la palla al Governo, che avrà il compito di decidere le modalità di ammissione.. Per capire tutti i “dettagli” -mettiamo le virgolette, perchè più che dettagli sono le informazioni di base-, bisogna aspettare i cosiddetti decreti, che spiegheranno tutte le caratteristiche della selezione per medicina. Ad esempio: “dove si studierà durante il semestre?” , “come saranno gli esami?” “come sarà composta la graduatoria finale?”. Tutte domande lecite.. L’incertezza sul 2025 non è data solo dal contenuto dei decreti dato che molti esperti e addetti ai lavori sono ancora molto scettici riguardo la fattibilità di attuare già da quest’anno la riforma. Insomma, i motivi per aspettare i decreti sono davvero molti e oggi possiamo solo cercare di decifrare le poche conferme concrete che sono emerse. 

La prima bozza di decreto ci dice che la selezione avverrà in base alla graduatoria formata sui risultati degli esami di profitto svolti con “standard uniformi” in tutta Italia. Spoiler: ancora non è stato specificato quali siano gli standard uniformi.

Il tema è ancora al centro di mille discussioni aperte, quindi non si hanno ancora reali certezze su quello che sarà del 2025. Detto ciò, possiamo mettere insieme testi, dichiarazioni, conferenze stampa e chi più ne ha più ne metta, per parlare di quello che i politici in questione stanno puntando a raggiungere:

Cosa dice la riforma del test di Medicina 2025?

La riforma del test di medicina è un’odissea che si è deciso di intraprendere in nome dell’accessibilità e dell’equità della selezione per l’accesso a Medicina, petizione che firmeremmo con piacere anche noi. 

Ci sarà l’accesso libero al primo semestre di medicina?

Come detto, la riforma  (a cui, nel resto del paragrafo, ci riferiamo con le lettere del testo del disegno di legge) prevede: a) un semestre filtro ad accesso libero aperto a tutti gli studenti che vogliono studiare Medicina. L’idea è che poter frequentare gli studi veri e propri fornirebbe delle basi migliori su cui selezionare gli studenti. Ovviamente, ciò avverrebbe a discapito delle tempistiche con cui voi studenti e le vostre famiglie avreste certezze sul futuro, un problema che la riforma propone di aggirare b) permettendo a chi non superasse questi primi sei mesi di passare alle altre facoltà medico-scientifiche, visto che gli esami dati fino a quel punto c) sarebbero in comune ai corsi di studio di area biomedica, sanitaria, farmaceutica, e veterinaria.

Come forse ti starai chiedendo, un altro problema sarebbe dove mettere a studiare questi (oltre) sessantamila studenti per il primo semestre. La soluzione più plausibile sarebbe la modalità di frequentazione online, nonostante i forti dubbi sulla qualità di questo tipo di educazione, ma la riforma non dice nulla su questo punto quindi aspettiamo i decreti per capire.

Come sarebbe la selezione dopo i 6 mesi di semestre aperto a medicina?

Non è ancora chiaro come la riforma voglia selezionare, alla fine del semestre aperto, dato che il disegno di legge prevede, come requisiti per l’ammissione al secondo semestre, aver ottenuto tutti i crediti necessari -in pratica, aver passato gli esami- e aver ottenuto una posizione abbastanza alta in graduatoria. 

Dal testo, possiamo solo capire che ci sarà effettivamente una graduatoria formata dai risultati degli esami di profitto svolti con “standard uniformi” alla fine del semestre, in base a cui saranno selezionati gli studenti che potranno proseguire gli studi in Medicina. Nella bozza del decreto NON viene specificato quali saranno questi “standard uniformi”, che saranno definiti entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.

L’ultima cosa che rimane da chiarire, arrivati a questo punto, è:

Come sarà la selezione a medicina nel 2025?

Come mai, se la riforma c’è, non possiamo dire con certezza cosa succederà la prossima estate? Perchè, purtroppo o per fortuna, le cose non si possono cambiare al volo. Infatti, la riforma di cui parliamo al momento, è una delega che chiede al governo di trovare una quadra entro 12 mesi.

A questo punto, l’importante per noi è che voi studenti riceviate chiarezza su che modalità deciderà il vostro futuro. Nel 2024, nascondendosi dietro il pretesto di un anno di transizione che il ministro Bernini chiama letteralmente “test ponte”, più di cinquantamila studenti come te sono stati impattati negativamente dal sistema della banca dati pubblica.

Se la riforma è davvero attuabile per il 2025, ci aspettiamo che venga presentato un piano concreto di come renderla possibile; se -cosa di cui siamo convinti- non si facesse in tempo, Bernini dovrà al più presto trovare una modalità accettabile che possa guadagnare il tempo che serve alla riforma, senza ignorare gli applicanti del 2025 com’è stato per il 2024.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE sulla riforma del test di medicina 2025

27 MARZO 2025: LA PRIMA BOZZA DI DECRETO

Ecco i punti salienti riportati nella bozza del decreto:

  • Dal 2025, l’iscrizione al primo semestre dei corsi di medicina, odontoiatria e veterinaria è libera, senza test d’ingresso. Questo semestre è detto "semestre filtro".
  • La graduatoria sarà formata sui risultati di tre esami di profitto svolti con “standard uniformi”
  • Gli “standard uniformi” verranno definiti entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto
  • Le materie confermate nelle aree di “scienze biologiche, chimiche e fisiche”, per gli esami del primo semestre saranno definite nel dettaglio entro 60 giorni (giugno 2025)
  • Si può ripetere il semestre filtro massimo 3 volte 
  •  Saranno escluse dalla riforma Medicina in inglese(IMAT) e, almeno per il prossimo anno accademico, le Università private. 

11 Marzo 2025: La riforma di medicina diventa legge

Nonostante le audizioni, tutti gli emendamenti al testo proposti sono stati rifiutati e quindi-importante - la riforma è andata al voto con il testo così come era stato approvato dal Senato.

L’11 Marzo, la Camera si è riunita per votare positivamente la riforma, che quindi è diventata legge. Essendo una legge delega, il governo avrà 12 mesi per attuarla, cioè adattare le modalità di ammissione a medicina alla legge.

Marzo: la riforma viene approvata in commissione cultura

Il disegno di legge è stato approvato in Commissione Cultura alla Camera nella stessa forma dell’approvazione in Senato, quindi mancherebbe solo il voto in Aula, che è atteso a breve. 

Febbraio 2025: i problemi della riforma di medicina

La camera ha ospitato esperti sul sistema universitario di medicina per ascoltare i loro pareri, molti dei quali hanno evidenziato delle criticità importanti sulla riforma. A volerle riassumere, sono:

  1. Dove trovare le risorse per portare a termine la riforma
  2. Come mantenere la qualità dell’educazione, a riforma attuata
  3. I cosiddetti “piani B” sono un problema, non una soluzione
  4. Il focus della riforma è sul sistema sbagliato, e non risolverà il problema
  5. La riforma si è snaturata dall’inizio, e ha perso di vista gli studenti

Approfondiamo questi punti nella sezione apposta più in basso in questa pagina, ma intanto puoi vedere questo video che te li spiega brevemente.

250208 MedNews: problemi con la riforma Video Problemi della riforma.mp4

Gennaio 2025: pareri esperti sulla riforma

Le opposizioni (rappresentate da PD, M5S e Alleanza Verdi e Sinistra) hanno richiesto un breve ciclo di audizioni per approfondire le criticità emerse nel precedente esame al Senato. In pratica, hanno chiesto di sentire i pareri di esperti sulla questione, esperti che possono essere rettori delle università, associazioni studentesche o di medici professionisti, e vari addetti ai lavori.

Dicembre 2024: discussioni in commissione cultura

Durante la seduta dell'11 dicembre in Commissione Cultura alla Camera, il relatore di Fratelli d’Italia ha presentato il disegno di legge. È stato espresso forte disappunto per l’approccio del ministro Bernini, che ha annunciato l’avvio di un tavolo ministeriale sulla riforma dei titoli di accesso a Medicina, nonostante la Camera non abbia ancora completato l’analisi del provvedimento. Una mossa considerata poco rispettosa del ruolo costituzionale della Camera.

Novembre 2024: la riforma viene approvata in Senato

Il disegno di legge per la riforma dell’accesso a Medicina ha superato la prima lettura al Senato il 27 novembre, con 87 voti favorevoli, 40 contrari e 18 astensioni, mantenendo invariato il testo dopo la bocciatura di tutti gli emendamenti proposti fino al 21 novembre. Ora passa alla Camera dei deputati, dove si prevedono ritmi serrati per completare l’approvazione entro fine anno. Tuttavia, restano molte incognite sulle tempistiche e sull’effettiva attuazione della riforma entro il 2025. Mancano passaggi fondamentali, tra cui l’approvazione alla Camera, la definizione dei decreti attuativi e la loro approvazione parlamentare.

La ministra Bernini punta a implementare il nuovo modello già dall’anno accademico 2024-2025, ma il lungo iter legislativo lascia aperti dubbi sulla fattibilità concreta.

La riforma al test di medicina Passerà già nel 2025?

La riforma del test di ingresso a Medicina non poteva che sollevare un ampio dibattito tra istituzioni, università, sindacati e studenti. Se da un lato sembra essere sempre più forte la convinzione che serva superare il modello tradizionale del test a crocette (quei test che il ministero ha bollato come “di fortuna”), dall'altro emergono forti preoccupazioni sulla sostenibilità della riforma e sulle sue conseguenze per il sistema universitario e sanitario.

Ti avevamo già anticipato una parte di queste nel nostro articolo in cui ti parliamo del perché non potrà essere abolito il numero chiuso a Medicina.

I problemi della riforma al test di medicina

Le risorse: il nodo cruciale della riforma

Partiamo proprio da uno dei principali interrogativi ovvero la copertura finanziaria della riforma. Il presidente del Consiglio Superiore della Sanità, Franco Locatelli, ha sottolineato che senza adeguate risorse è difficile garantire una formazione di qualità nel nuovo modello. La CGIL, attraverso il suo rappresentante Di Lullo, ha espresso preoccupazione sulla provenienza dei fondi e sulla possibile riduzione della qualità formativa. Senza un adeguato stanziamento economico, il rischio è che la riforma si traduca in un peggioramento delle condizioni attuali. A questo punto ci si chiede quanto questo possa poi dimostrarsi un miglioramento dell’accesso alla professione medica.

Un sistema universitario sotto pressione

La CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) aveva già proposto un modello di orientamento rafforzato, finanziato dal PNRR, per accompagnare gli studenti nella scelta della facoltà. Tuttavia, questa proposta non è stata recepita. La rettrice della Sapienza, Polimeni, ha evidenziato come il semestre filtro previsto dalla riforma comporti un impatto organizzativo significativo sugli atenei, con il rischio di sovraffollamento nelle facoltà affini per gli studenti non ammessi al secondo semestre.

Gli studenti, rappresentati dal CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari), si interrogano su come sarà possibile che venga loro garantita un'adeguata qualità della formazione, se da un lato ci sarà un aumento di iscritti, senza un parallelo aumento di docenti e infrastrutture. Inoltre, la pressione psicologica derivante da un semestre con sbarramento finale rischia di aumentare ansia e stress tra gli studenti.

La qualità della formazione UNIVERSITARIA: una criticità irrisolta

Non sono solo gli studenti a preoccuparsi. La qualità della formazione è un punto critico per molte delle parti coinvolte. Il SISM (Segretariato Italiano Studenti di Medicina) ha espresso dubbi su come mantenere elevati standard educativi in un semestre aperto a tutti, sottolineando la necessità di test attitudinali prima dell’ingresso. Anche l’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) ha chiesto chiarimenti sulla creazione della graduatoria unica nazionale alla fine del primo semestre e sul destino degli studenti che non supereranno gli esami richiesti.

Il rischio di un effetto boomerang sulla sanità pubblica

Secondo la Fondazione GIMBE, il problema della carenza di medici in Italia non dipende tanto dall’accesso alla facoltà di Medicina, quanto dalla difficoltà di trattenere i medici nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L'Italia ha un numero di medici superiore alla media OCSE, ma molti abbandonano il pubblico per il settore privato o per l'estero. La riforma, quindi, rischia di formare più medici senza risolvere il problema principale: rendere la sanità pubblica un ambiente di lavoro attrattivo. ANAAO (Associazione Nazionale Aiuti Assistenti Ospedalieri) ha ribadito che il vero problema non è il numero di laureati, ma il definanziamento cronico del SSN e le condizioni di lavoro precarie nelle specializzazioni meno appetibili, come l’emergenza-urgenza.

Il precedente francese: un allarme per l’Italia?

L’ANDU (Associazione Nazionale Docenti Universitari) ha citato il caso della Francia, dove un modello simile di accesso libero con sbarramento successivo si è rivelato fallimentare, tanto che il presidente Macron lo ha definito un “massacro generazionale”. Secondo i Giovani Medici per l’Italia (GMI), il rischio è quello di spostare il problema senza risolverlo, aumentando la pressione sugli studenti e creando un sistema costoso e poco efficace. La soluzione, secondo loro, sarebbe piuttosto migliorare il test attuale, fornendo corsi di preparazione gratuiti e una bibliografia nota.

Insomma, la riforma del test di Medicina continua a essere oggetto di un acceso dibattito, con molte parti critiche sul suo impianto. Se da un lato l’idea di superare il test a crocette incontra consenso, dall’altro i problemi di risorse, sostenibilità e qualità della formazione restano aperti. Il rischio, per molti esperti, è che la riforma crei più problemi di quanti ne risolva, senza affrontare le vere criticità del sistema sanitario italiano. Sarà fondamentale monitorare l’iter normativo e garantire un dialogo costante tra ministero, università e studenti per evitare un cambiamento che potrebbe rivelarsi dannoso piuttosto che migliorativo.

Come prepararsi al test di Medicina del 2025

Sappiamo quanto sia difficile rimanere motivati in un clima così incerto, ma è fondamentale iniziare a prepararsi anche prima di sapere i dettagli su come si verrà valutati per l’accesso a Medicina.

Per iniziare, ricordati che in qualsiasi caso avrai bisogno di padroneggiare almeno Chimica, Biologia e Fisica. Come ha dichiarato la Ministra Bernini lo scorso 11 dicembre, durante l’inaugurazione dell’HighEst Lab di Torino, “gli studenti studieranno Chimica, Biologia, Fisica e sulla base di quello entreranno in una graduatoria che potrà dare loro accesso a Medicina o ad altre materie delle scienze mediche”.

Per tutte le novità ed eventuali metodi più efficaci per prepararsi al test, continua a seguirci!

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Il numero chiuso a medicina verrà rimosso?

Come sarà la selezione a medicina nel 2025?

Cosa dice la riforma del test di Medicina 2025?

Ci sarà l’accesso libero al primo semestre di medicina?

Come sarebbe la selezione dopo i 6 mesi di semestre aperto a medicina?

Come sarà la selezione a medicina nel 2025?

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE sulla riforma del test di medicina 2025

27 MARZO 2025: LA PRIMA BOZZA DI DECRETO

11 Marzo 2025: La riforma di medicina diventa legge

Febbraio 2025: i problemi della riforma di medicina

La riforma al test di medicina Passerà già nel 2025?

I problemi della riforma al test di medicina

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