Brain Rules: la vista domina tutti gli altri sensi
1 gennaio 1970
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Introduzione
la via ventrale, che riconosce forma e colori di un oggetto
la via dorsale, che identifica la collocazione dell’oggetto nel campo visivo e il suo eventuale movimento
Più l’input diventa visivo, più è probabile che venga riconosciuto e ricordato: si tratta di un fenomeno che prende il nome di “effetto di dominanza dell’immagine” o PSE (pictorial superiority effect). Per questa ragione neilibri di Testbusters, noi che siamo grandi avanguardisti, cerchiamo sempre di sottoporre informazioni e dati al lettore con l’utilizzo di schemi e immagini. Poco convinti? Test eseguiti anni fa mostrarono che le persone ricordavano oltre 2500 immagini con una precisione intorno al 90% parecchi giorni dopo averle viste e l’esposizione dell’immagine era di circa 10 secondi. Un anno più tardi, quelle stesse persone, ricordavano quanto visto con una precisione del 63%.
Differentemente le presentazioni orali hanno efficacia minore: di un’informazione presentata oralmente, dopo 72 ore, se ne ricorda circa il 10%. Se alla presentazione aggiungiamo un’immagine, la percentuale sale a quota 65%.
Il testo scritto, invece, ha un’efficacia decisamente bassa: una delle ragioni sta nel fatto che il cervello vede le parole come tante piccole figure. Perché, fun fact: per la nostra corteccia cerebrale le parole non esistono! L’immagine è quindi un meccanismo di trasferimento di informazioni più efficace rispetto al testo. E, inoltre, richiede uno sforzo minore.
L’immagine cattura maggiore attenzione: è stato effettuato uno studio con l’impiego della tecnologia eye tracking a infrarossi, in grado di rilevare i movimenti oculari grazie al quale è stato verificato l’effetto iniziale delle immagini sull’attenzione. Il campione era costituito da 3600 consumatori a cui sono state sottoposte 1363 pubblicità a stampa. Cosa venne osservato? Che l’informazione illustrata, indipendentemente dalle sue dimensioni, era superiore nel catturare l’attenzione degli individui.