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Cosa fa un infermiere/a
Cosa fa un logopedista
Se pensi che il lavoro di un logopedista si limiti a insegnare a pronunciare correttamente le parole, fermati un attimo: c’è molto di più.
I logopedisti sono professionisti altamente specializzati nella comunicazione e nelle funzioni orali. Con competenze avanzate e un approccio personalizzato, aiutano bambini, adulti e anziani a superare difficoltà linguistiche, fonatorie e deglutitorie, migliorando significativamente la qualità della vita. Il loro lavoro è molto più complesso e prezioso di quanto potresti immaginare.
Come puoi diventare logopedista?
Per diventare logopedista, il primo passo è superare il test d’ammissione per le Professioni Sanitarie.
Questa prova è impegnativa e selettiva, con domande che richiedono studio mirato e un metodo efficace. Prepararsi al meglio è essenziale per ottenere un posto nel corso di laurea in Logopedia. Con i corsi Testbusters, puoi affrontare il test con sicurezza, grazie a teoria, simulazioni pratiche e strategie che ti aiutano a dare il massimo.
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Dove lavora un logopedista
Un logopedista può lavorare in ospedali, cliniche e centri di riabilitazione, offrendo supporto a pazienti con disturbi del linguaggio o della deglutizione. Spesso opera anche in ambulatori privati, scuole, strutture per anziani o direttamente a domicilio, adattando il trattamento alle esigenze specifiche di ogni età e condizione.
Quanto guadagna un logopedista
In Italia, lo stipendio di un logopedista dipendente parte da circa 1.300€ netti al mese per chi è agli inizi, fino a raggiungere i 2.200€ netti per chi ha maggiore esperienza e lavora in strutture pubbliche o cliniche private.
Per i iberi professionisti, i guadagni possono variare notevolmente: una seduta può costare tra 40€ e 80€, e il reddito mensile dipende dal numero di pazienti seguiti e dal carico di lavoro
I logopedisti sono professionisti della comunicazione e del linguaggio, il cui lavoro si concentra su diagnosi, trattamento e prevenzione di disturbi legati alla parola, alla voce e alla deglutizione. Grazie a competenze specifiche, intervengono per migliorare la qualità della vita di pazienti di tutte le età, dal supporto ai bambini con difficoltà linguistiche alla riabilitazione di adulti con problematiche post-trauma o neurodegenerative.
Ecco un elenco dettagliato delle loro mansioni principali:
Valutazione del paziente: analizzano le capacità di linguaggio, comunicazione, fonazione e deglutizione attraverso test specifici e colloqui personalizzati.
Elaborazione di diagnosi logopedica: identificano disturbi specifici come disartria, afasia, balbuzie, ritardi del linguaggio o problemi nella deglutizione.
Pianificazione del trattamento: sviluppano piani terapeutici personalizzati, basati sulle esigenze del paziente e sugli obiettivi da raggiungere.
Riabilitazione del linguaggio: aiutano bambini con ritardi linguistici, disturbi dell’apprendimento, autismo o dislessia a migliorare la comunicazione e le abilità verbali.
Trattamento dei disturbi della voce: intervengono su problemi legati a raucedine, disfonia o noduli vocali, utilizzando tecniche per migliorare la qualità della voce.
Riabilitazione neurologica: lavorano con adulti che hanno subito ictus, traumi cranici o che soffrono di malattie neurodegenerative, come Parkinson o Alzheimer, per recuperare o mantenere le capacità di comunicazione e deglutizione.
Gestione dei disturbi della deglutizione (disfagia): trattano difficoltà nel deglutire, spesso causate da condizioni neurologiche o post-operatorie, migliorando la sicurezza e l’efficacia del processo di alimentazione.
Supporto a pazienti con protesi fonatorie: assistono persone che hanno subito interventi chirurgici alla laringe, aiutandole a utilizzare protesi o altre tecnologie per comunicare.
Educazione del paziente e della famiglia: forniscono istruzioni pratiche su come gestire i disturbi nella vita quotidiana, coinvolgendo genitori o caregiver nel processo terapeutico.
Prevenzione dei disturbi del linguaggio: promuovono programmi educativi per sensibilizzare su problematiche linguistiche e vocali, intervenendo precocemente per ridurre l’insorgenza di disturbi.
I logopedisti devono possedere un mix di competenze tecniche e relazionali per diagnosticare, trattare e prevenire disturbi legati al linguaggio, alla comunicazione e alla deglutizione. Ecco un elenco dettagliato delle loro competenze principali:
Competenze tecniche
Competenze relazionali e comportamentali
Non esistono vere e proprie "tipologie" di logopedisti, poiché la professione è unica e regolamentata. Tuttavia, i logopedisti possono specializzarsi in diversi ambiti in base ai disturbi trattati e ai contesti in cui operano.
Ecco i principali settori di specializzazione:
Logopedista pediatrico: lavora con bambini per trattare disturbi del linguaggio, ritardi nello sviluppo comunicativo, dislessia, balbuzie o difficoltà legate allo spettro autistico.
Logopedista neurologico: si occupa di adulti con disturbi del linguaggio e della deglutizione causati da ictus, traumi cranici o malattie neurodegenerative come il Parkinson o l’Alzheimer.
Logopedista foniatrico: tratta problemi legati alla voce, come disfonia, raucedine o disturbi vocali di origine professionale (insegnanti, cantanti, attori).
Logopedista per la disfagia: specializzato nella gestione di difficoltà di deglutizione, spesso in pazienti post-chirurgici o con patologie neurologiche.
Logopedista scolastico: collabora con scuole per supportare bambini con disturbi dell’apprendimento, difficoltà di linguaggio o problemi di integrazione scolastica.
Logopedista oncologico: interviene in pazienti che hanno subito interventi come la laringectomia, aiutandoli a recuperare la comunicazione attraverso tecniche specifiche o dispositivi protesici.
Logopedista geriatrico: lavora con persone anziane per mantenere o recuperare le capacità comunicative e deglutitorie compromesse dall’età o da patologie.
Ogni logopedista può operare in uno o più di questi ambiti, a seconda della formazione e dell’esperienza, adattando le sue competenze alle esigenze specifiche dei pazienti
IPer diventare logopedista in Italia, è necessario conseguire una laurea triennale in Logopedia, appartenente alla classe delle Lauree delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione (L/SNT2). L’accesso a questo corso è a numero programmato, regolato da un test d’ammissione nazionale che si svolge ogni anno a settembre.
Il corso di laurea in Logopedia combina teoria, pratica e tirocini formativi. Durante i tre anni di studio, gli studenti affrontano discipline scientifiche e specifiche, come:
Un aspetto fondamentale del percorso è il tirocinio clinico, svolto presso strutture sanitarie, centri di riabilitazione o ambulatori, dove gli studenti mettono in pratica le conoscenze teoriche, lavorando con pazienti reali sotto la supervisione di tutor esperti.
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