Come affrontare un problema di ragionamento o una comprensione del testo

Le 5 regole del guerriero della logica

Sei immobile, un impercettibile rivolo di sudore sulla fronte, mentre il tuo avversario ti fissa muto dall’altra parte del campo di battaglia. La tensione permea l’area e il silenzio è spezzato soltanto dall’ovattato ticchettio di un orologio. con lo sguardo più truce che sai lanciare, scruti la tua nemesi alla ricerca di un punto debole, ma lei appare inamovibile nella sua fredda corazza.

Sai che la guerra sta per iniziare, è solo questione di secondi, ma chi ne uscirà vincitore? Stringi l’impugnatura della tua arma, sfoderi la sua punta a sfera, satura di un inchiostro nero come la tua determinazione, e ti decidi a fare la prima mossa contro il tuo nemico: quel dannato quesito di logica.

Ecco tutte le regole che devi sapere

1. Conosci il tuo nemico

«Conosci il nemico come conosci te stesso. Se farai così, anche in mezzo a cento battaglie non ti troverai mai in pericolo.» [Sun Tzu, L’Arte della Guerra] 

Le parole del saggio ti rammentano la prima regola del valoroso logico: capisci cosa hai davanti. Può sembrare scontato, ma la lettura attenta del quesito è un passo fondamentale per permetterti una risoluzione efficace ed efficiente. 

Gli esercizi possono essere ascritti ad alcune tipologie ben precise, e ciascuna richiede una determinata strategia per svelare la propria soluzione. Hai davanti dei sillogismi? Un sistema di equazioni? Oppure un problema con velocità e tempo?

Infine, mi raccomando, quando penserai di conoscere tutti i segreti dei diversi tipi di quiz, non abbassare troppo la guardia: anche il tuo avversario non è disarmato e il suo asso nella manica è l’inganno. Ad esempio, spesso si chiede l’affermazione vera, ma altre volte quella falsa, dunque non farti prendere dall’entusiasmo e leggi con cura, se possibile evidenziando, graficamente o mentalmente, le parole chiave che rischi di sottovalutare. Come profetizzarono le Parche:

«Di tempo per agire ne avrai a iosa, sguinzaglia l’ingegno, la tua arma mostruosa. Poi il MIUR, un dì fiero, finalmente cadrà, e a te l’alloro andrà. Un piccolo monito giunge infine, se non leggi quel “NON”, per te è la fine!»

2. Vai alla ricerca di risposte

«Il meglio del meglio non è vincere cento battaglie su cento, bensì sottomettere il nemico senza combattere.» [Sun Tzu, L’Arte della Guerra]

Gli antichi Greci non osavano intraprendere impresa alcuna senza il beneplacito della Pizia, che, per mezzo di criptici aforismi oracolari (gli antesignani delle odierne supercazzole), promettevano di donare uno scorcio sul futuro e di predire il successo o la caduta dell’eroe di turno. Per noi la vita è molto più facile, non occorre arrivare fino a Delfi, basta rispettare la seconda regola: dopo aver letto il testo del quesito, leggi le opzioni di risposta.

Che banalità, dirai, ma lo so che hai come un fuoco dentro, una fretta luciferina che ti fa iniziare a scrivere mentre stai ancora finendo di leggere la domanda. In caso, fai un bel respiro e ricorda l’insegnamento del grande Shifu: “Ogni maestro deve trovare la sua strada per la pace interiore.”

Kung fu Panda a parte, leggere le opzioni di risposta è importante per diverse ragioni:

1. È probabile che almeno un’alternativa sia palesemente errata, ad esempio perché ha un’unità di misura che non c’entra, oppure perché fa riferimento a informazioni che non sono presenti nel quesito. Cancella le opzioni che puoi escludere subito, sarai più focalizzato su quelle davvero valide.
2. Se conosci in anticipo la destinazione, ti sarà più semplice trovare la strada. Questo è vero soprattutto quando hai a che fare con la comprensione del testo, in cui la lettura della domanda e delle opzioni va fatta prima di leggere il brano, per capire cosa cercare tra le righe e a cosa prestare maggiore attenzione.  
3. Talvolta partire dalle possibili soluzioni potrebbe essere la via più rapida per rispondere. Ti sto suggerendo di avvalerti, di tanto in tanto, del celeberrimo metodo empirico. Il quesito è un astrusa equazione in cui X lo devi moltiplicare per 7, dividere per gli anni di Cristo e fargli fare un triplo carpiato? Sostituisci direttamente i numeri nelle opzioni di risposta e fai le prove, forse risparmierai qualche minuto prezioso.

3. Preferisci l’addestramento allo studio

«I soldati vanno trattati con umanità, ma controllati con ferrea disciplina. Questa è la strada per la vittoria» [Sun Tzu, L’Arte della Guerra]

Il tuo obiettivo è trasformarti in una macchina da test, capace di macinare quesiti alla stessa velocità con cui riesci a mettere like alle storie di crush. Questa abilità si ottiene dopo aver fatto tanti quesiti dello stesso tipo, perché non mi stancherò mai di ricordarti la terza regola: la pratica è più importante della teoria: quiz, quiz, quiz, finché non inizierai a vedere diagrammi di Eulero-Venn che roteano sulle pareti di casa.

Risolvere esercizi non solo bene, ma anche rapidamente, ti darà la possibilità di crearti un gruzzoletto di punti in poco tempo e, contemporaneamente, risparmiare minuti che potrei spendere per capire quel maledetto bilanciamento di chimica che proprio non ti torna (Maledetta chimica!).

4. Aspettati l’inaspettato

«Con ordine, affronta il disordine; con calma, l’irruenza. Questo significa avere il controllo del cuore.» [Sun Tzu, L’Arte della Guerra]

Si sa da anni, ormai, che il Ministero è come le scale di Hogwarts, gli piace cambiare, quindi la quarta regola ti invita a saper uscire dagli schemi a cui sei abituato e ad affrontare sfide che magari non avevi previsto. 

Questo, dopotutto, dovrebbe essere il punto di forza della Logica: non ha l’obiettivo di fornirti una specifica conoscenza (fidati, in tanti esami di Medicina, non ho mai avuto a che fare con una tavola di verità), ma serve, piuttosto, ad acquisire un metodo. Non è un caso che l’imponente opera di Aristotele sulla Logica prenda il nome di Όργανον (Òrganon, “strumento”), perché la logica è lo strumento al servizio di tutte le altre discipline.

Se ti trovi davanti un esercizio mai visto, di una tipologia strana, mantieni la calma e attingi da ciò che sai per creare qualcosa di nuovo. Il tuo mentore deve essere McGyver, che nella sua serie costruiva defibrillatori con due candelabri e un tappetino di gomma.

5. Sappi quando ritirarti

«Non c’è mai stata una guerra protratta nel tempo che abbia portato vantaggi a una nazione.» [Sun Tzu, L’Arte della Guerra]

Questa quinta regola non vale per il momento della preparazione, ma quello dell’eventuale test. C’è la tentazione di incaponirsi su un esercizio, per perfezionismo, per sfida personale, per quello che vuoi, ma non dimenticarti che tutti gli esercizi sono ugualmente importanti.

La nostra mente, spesso, non lavora in modo puramente razionale, e rischiamo di incappare nel bias dei costi sommersi, quell’errore di ragionamento per cui continuiamo ad investire in un progetto fallimentare, nonostante non ne stiamo cavando un ragno dal buco, semplicemente perché abbiamo già speso tempo o risorse.

Passa oltre, ci tornerai se ti avanzerà qualche minuto dopo aver svolto il resto del test. Altrimenti il rischio è quello di sentire un tipo urlare “Mancano cinque minuti alla consegna!” e accorgerti di aver segnato appena una decina di crocette. Ti assicuro che non è una bella esperienza.

All’attacco

Ora che conosci le 5 regole del Guerriero della Logica, sei pronto ad affrontare qualsiasi quesito con strategia e disciplina. Ogni problema non sarà più un ostacolo insormontabile, ma un'opportunità per affinare le tue capacità e superare i tuoi limiti. Ricorda, però, che la vera forza sta nell’equilibrio: allenati con costanza, ma non dimenticare di mantenere la mente lucida e il cuore saldo.

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